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L’Oktoberfest di Genova conferma i numeri dell’anno scorso e mostra una città che vuole ripartire

Oltre 100 mila visitatori anche per la decima edizione, segno di una città che vuole reagire in un forte momento di difficoltà. Migliaia le magliette vendute a sostegno delle zone colpite dal crollo del Ponte Morandi.

Genova. Si è chiusa ieri, domenica 23 settembre, la decima edizione dell’Oktoberfest di Genova. La manifestazione, nonostante il difficile momento che sta attraversando la città a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi, ha confermato i numeri record delle passate edizioni, arrivando a oltre 100 mila visitatori. Segno di una città che, nonostante la ferita, dimostra di voler reagire e ripartire.

La decima edizione dell’Oktoberfest di Genova, inaugurata lo scorso 6 settembre in Piazza della Vittoria, è stata più che mai all’insegna della beneficenza: in collaborazione con il Gruppo Conform, durante la manifestazione sono state vendute migliaia di magliette della campagna #wesustaingenova, il cui ricavato andrà a chi sta subendo disagi a causa della caduta del ponte, agli sfollati e ai familiari delle vittime.

«Non è stata un’edizione semplice – racconta l’organizzatore Alessio Balbi – Temevamo tutti che la caduta del ponte penalizzasse fortemente le presenze, ma la città ha dimostrato di voler reagire, nel segno della socializzazione, della condivisione e della convivialità. Oktoberfest nasce proprio con l’intento di unire le persone e Genova lo ha vissuto proprio con questo spirito.  Abbiamo visto cittadini provenienti da ogni quartiere, segno di una città che ha voglia di risollevarsi e di passare questo difficile momento unita. Sicuramente in questa ultima settimana c’è stata una forte spinta dal Salone Nautico, che quest’anno più che mai è stata una calamita turistica molto forte».

Anche quest’anno i genovesi hanno apprezzato leprelibatezze della tradizione bavarese. I piatti di maggiore successo? «Come sempre lo stinco di maiale risulta il piatto più amato: ne abbiamo cucinati oltre 10 mila – conclude Balbi – inoltre abbiamo preparato 5 mila chili di crauti, 2 mila chili di wurstel e distribuito oltre 15 mila brezel, il pane tipico tedesco».